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PREVENIRE L’ALCOLISMO: BERE MENO, PER BERE MEGLIO

Oms e ISS avvertono che non esiste un rischio zero legato al consumo di alcol. Tuttavia, possiamo godere dei benefici di un buon bicchiere di vino o birra seguendo qualche regola di buon senso.

IL PIACERE DI BERE: PERCHÉ L’ETANOLO CI FA STARE BENE?

Perché beviamo vino, birra, liquori e drink a base alcolica? Cosa ci induce a farlo? Bere alcolici significa introdurre nel corpo una certa quantità di etanolo, una piccola molecola che si assorbe e diffonde in tempi rapidi, regalandoci sensazioni molto piacevoli. Gli effetti dell’alcol dannosi per l’organismo sono ben noti alla medicina. L’etanolo ha proprietà psicotrope, è definito una “droga legale”, perché se assunto in eccesso può dare dipendenza e nuocere gravemente alla salute. L’ alcol non produce effetti spiccatamente eccitanti (come la cocaina, ma neppure come la caffeina), né sedativi (come l’eroina), o allucinogeni come alcune droghe sintetiche. La specificità psicotropa della molecola alcolica è quella di essere disinibente.

Dopo una UA (unità alcolica), la quantità giornaliera considerata “sicura” dal CREA per tutti gli individui adulti e le donne non in stato di gravidanza, ci si potrebbe sentire:

  • Euforici
  • Più loquaci del solito (l’alcol è tipicamente la “droga” dei timidi)
  • A proprio agio con le altre persone
  • In stato di benessere

Non dura molto. Consideriamo infatti che una quantità di alcol modesta, se assunta in occasione di un pasto, viene metabolizzata senza problemi e l’euforia iniziale tende a scemare con rapidità. Questa è la semplice ragione per la quale si tende a fare il bis, e poi il tris, eccetera. Peccato che dopo il piacevolissimo primo bicchiere, gli effetti dell’etanolo man mano che si diffonde nell’organismo diventino via via più “cattivi”. Ad esempio, potrebbero subentrare sintomi quali:

  • Perdita della coordinazione nei movimenti, ma anche incoerenza sul piano logico, confusione mentale e logorrea.

  • Perdita dei freni inibitori. Un conto è essere un pochino più “sciolti”, altro è non avere il controllo delle proprie azioni.

  • Rallentamento della capacità di reazione, alterazione sensoriale, calo drastico della vigilanza. Un pericolo soprattutto quando ci si mette alla guida o ci si trova in situazioni da affrontare con la massima lucidità.

Per concludere con i noti sintomi dell’intossicazione da alcol, anche definita “sbornia” o stato di ebbrezza, che si manifesta con vertigini, visione sfocata, nausea e vomito. Segno chiaro che il corpo rigetta l’eccesso di alcol cercando di eliminarlo nei modi possibili.

Stare male per una bevuta non è sinonimo di alcolismo, ma è comunque un evento che lascia dei segni sul corpo. Più intossicazioni alcoliche si collezionano nella vita, più aumentano le probabilità di averne serie ripercussioni anche ad anni di distanza. Per questo vale la pena imparare fin da subito (ovvero dai 18 anni di età e mai prima, dato che l’alcol assunto in età adolescenziale non porta nessun beneficio), le regole del saper bere “bene” consigliate dal CREA:

  • Bevi solo se sei in salute e non assumi farmaci.

  • Bevi se sei normopeso. L’alcol è particolarmente dannoso per le persone obese, ma diventa più tossico anche per chi sia sottopeso. Inoltre le bevande alcoliche contengono zuccheri e molte calorie.

  • Bevi a pasto, prediligi bevande a bassa gradazione alcolica, sceglile di ottima qualità e assaporale senza fretta, godendoti il gusto e gli aromi in combinazione con quelli delle pietanze.

  • Oltre alla tua UA consentita, a pasto bevi anche tanta acqua, ti aiuterà a diluire la quantità di alcol nel sangue e a metabolizzarlo meglio.

  • Bevi in compagnia, purché di persone morigerate. La condivisione di una buona bevanda alcolica in un clima conviviale è senza dubbio una delle cose belle della vita, ma gli eccessi portano solo problemi.

  • Segui un regime alimentare vario ed bilanciato, in cui siano presenti tutti i macronutrienti. Consumare frutta e verdura di stagione ogni giorno ha un effetto protettivo sulla salute generale e minimizza gli effetti dell’alcol.

  • Non bere se devi guidare, effettuare lavori impegnativi fisicamente e/o mentalmente subito dopo.

  • Se ti trovi fuori casa, pianifica per tempo le modalità di rientro evitando di metterti alla guida quando sei ancora sotto l’effetto dell’alcol.

BENEFICI DI VINO, BIRRA&CO: ALIMENTI, NON SEMPLICI BEVANDE!

Non solo danni, alcune bevande alcoliche hanno modesti effetti positivi sull’organismo di individui adulti con un peso nella norma, che sono state a lungo studiate con esiti interessanti, seppur non certo assolutori. Ad esempio:

  • Uno studio spagnolo del 2019, pubblicato sulla rivista Metabolites, suggerisce un legame tra polifenoli contenuti nella birra e composizione del microbiota intestinale. Un moderato consumo di birra avrebbe pertanto effetti positivi e benefici sulla salute intestinale, sebbene studi ulteriori dovrebbero essere effettuati su più larga scala per confermare questa suggestiva teoria.

  • Uno studio sempre spagnolo pubblicato sulla rivista Nutrients nel 2020, a proposito di alcol e rischio cardiovascolare, ci dice che ad un consumo modesto risulta avere effetti protettivi su cuore e circolazione, laddove, al contrario un consumo elevato anche di tipo binge occasionale, sarebbe estremamente nocivo. Anche in questo caso, quindi, poco è decisamente meglio.

  • Uno studio del 2018, pubblicato su Nature, ha invece dimostrato come basse dosi di alcol abbiano un effetto positivo sul sistema glinfatico, che si occupa di eliminare le “scorie” prodotte dal cervello e dal sistema nervoso. Allo stesso modo, si avvisa che l’alcol assunto in grandi quantità, manco a dirlo, produce l’effetto opposto.

  • Uno studio del 2000 pubblicato in The American Journal of Gastroenterology, suggerisce che il vino assunto in dosi moderate abbia effetti battericidi sull’Helicobacter pylori, il microrganismo responsabile di comuni forme di gastrite, agevolando in tal modo il processo di guarigione. Ad alte dosi, manco a dirlo, l’effetto protettivo si trasforma nel suo opposto.

  • A proposito del supposto effetto cardioprotettivo delle bevande alcoliche, in particolare del vino rosso per il contenuto in polifenoli come il resveratrolo – prima diffusamente promosso, poi fortemente ridimensionato dalla comunità scientifica – si esprime in modo forse definitivo uno studio revisionale pubblicato su Jama nel 2022. Nelle conclusioni, si legge che l’effetto cardioprotettivo associato ad un basso-moderato consumo di alcol sia rilevabile, ma fortemente modulato dallo stile di vita. Le indagini di tipo genetico parlano di associazione causale tra rischio cardiovascolare e assunzione di alcol che aumenta in modo esponenziale all’aumento delle UA assunte.

Fonti di riferimento

https://www.health.gov.au/topics/alcohol/about-alcohol/what-are-the-effects-of-alcohol#what-happens-in-your-body
https://www.mdpi.com/2072-6643/12/1/108
https://www.mdpi.com/2218-1989/9/11/272
https://www.bmv.bz.it/it/dalla-letteratura-scientifica/benefici-dellalcol-un-falso-mito/
https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2790520
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0002927000021407
https://www.nature.com/articles/s41598-018-20424-y
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6034944/
https://www.crea.gov.it/documents/59764/0/LINEE-GUIDA+DEFINITIVO.pdf/28670db4-154c-0ecc-d187-1ee9db3b1c65?t=1576850671654
https://consumoresponsabile.federvini.it/consigli-e-suggerimenti
https://www.salute.gov.it/portale/alcol/dettaglioContenutiAlcol.jsp?lingua=italiano&id=5526&area=alcol&menu=vuoto